Dopo aver concluso l’apprendistato alla famosa bottega del maestro Soravia ad Albisola, nel lontano 1982, due giovani artigiani decisero di cominciare un’avventura propria, aprendo un atelier in Svizzera, e precisamente a Gandria, ridente paesello sulle rive del lago di Lugano. Certo all’inizio l’attività poteva foggiarsi della connotazione di “impresa epica”, tra lo spazio esiguo e la mancanza di mezzi di produzione, ma in un continuo crescendo la situazione cambiò radicalmente, tanto che 10 anni dopo, l’azienda poteva contare su 5 artigiani e uno stabile di sua proprietà. Se si dovesse ricercare l’essenza di questa esperienza artistica, essa consisterebbe certamente nel suo continuo divenire, nella sperimentazione incessante di nuovi materiali e di nuove tecniche. Il senso di questo continuo mutamento è duplice: da una parte queste continue ricerche rappresentano nuove forme di espressione per la loro creatività, dall’altra permettono di avvicinarci alle sempre più variegate esigenze dei clienti, che non mancano di tornare regolarmente al negozio, per completare le loro collezioni o ammirare le nostre nuove creazioni.
Gli artigiani, ovvero i protagonisti di quest’opera
Gianluigi Costa (nella foto): dopo aver frequentato il liceo artistico Barabino e l’Accademia di Belle Arti di Genova, alla scuola di professori della levatura di Aldo Bosco, noto artista, focalizza la sua specializzazione nella lavorazione al tornio e a colaggio. Tuttora nell’azienda cura la progettazione, la foggiatura e la cottura delle varie forme. Inoltre continua a coltivare la passione per la pittura e la scultura, che ritiene strettamente legate alla sua ricerca formale nell’arte della ceramica.
Raffaella Costa: compie la sua formazione professionale in un centro ligure di antica fama, che le permette di acquisire una grande freschezza tecnica attraverso stili di stampo classico. Il suo ruolo nell’attività è quello di responsabile della seconda fase di produzione, cioè della smaltatura e della decorazione. Nel corso di questi 40 anni ha sviluppato tre grandi categorie di decorazione. La prima di esse è incentrata su elementi caratteristici della tradizione ticinese, come le castagne o i fiori selvatici. La seconda, con i lustri metallici cotti a terzo fuoco che creano degli effetti di marmorizzazione sul colore madreperlato, risponde all’esigenza di una ceramica che ben si possa sposare con un look più moderno ed elegante. In terzo luogo la decorazione su gres, di stile più nordico, crea un effetto rustico con colori più ruvidi e penetranti. Ha inoltre curato linee adatte a occasioni particolari, come il Natale, soggetti religiosi, mostre a tema e liste nozze.